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Adelina Bariviera

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Critica in semiotica estetica dell’Opera “Profumo di fiori” di Adelina Bariviera

 

La schietta immediatezza della figurazione pittorica della Bariviera sfuma nell’indefinito al cromatismo dello sfondo, a smarrire del soggetto i confini identitari, nella sinestesia dei sensi alla natura. Facoltà involontaria e inalienabile è la sinestesia, che associa tutti i sensi insieme, è volo di sospensione estatica, che annulla la distanza fra le cose. L’uomo non possiede l’oggettuale, né di sé, né delle cose; può tuttavia innamorarsi dei modi sensoriali del mondo. Allora, fiore tra i fiori, è un silenzioso eccedere: è l’uomo che supera di sé, è l’uomo che è mondo.

Adelina Bariviera, Casa rurale.jpg

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Casa rurale” di Adelina Bariviera

 

Il colore della Bariviera innamora della natura lo sguardo, o più ancora l’uomo stesso innatura, nella commozione alla danza della luce che intesse d’unica pelle la vita e le sue forme. Nella magia di questa simbiosi, la stagione autunnale riscalda con le pareti della casa la stanza del cuore, popola d’infinite occhiate frondose crepitanti per un camino di pensieri accesi, trasmutando l’angusta quotidianità nell’inaudita sorpresa di una semplice felicità senza tempo.

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