top of page

Cesar Ceballos

Cesar Ceballos, Wine & Philosphy at Keti & Elia.jpg

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Wine & Philosphy at Keti & Elia” di Cesar Ceballos

 

L’acquerello del Ceballos invita alla fusione sponsale del liquido ricetto emotivo interiore con la costruzione progettuale psichica dell’architettura spaziale dell’ambiente identitario ed esterno. Vino e filosofia sono propriamente contenuto e contenitore, come la coscienza è il contenitore dell’inconscio e la luce è la veste dell’ombra. La vita sapienziale nasce dalla vita fremente. Il rito dionisiaco è l’ebbrezza della rottura della norma sociale e l’emersione delle pulsioni istintuali: l’individuo perde le coordinate identitarie per la partecipazione alla comunità della vita. Questo nettare erotico è volto alla sublimazione rappresentativa della filosofia: nel cuore stesso della vita l’apollinea sapienza segnica rinnova lo sguardo su di sé e sulle cose.

Criticism in semiotic aesthetic method of the artwork “Wine & Philosophy at Keti & Elia” by Cesar Ceballos

 

Ceballos’ watercolor with the psychic spatial construction and architecture of the external environment invites to the spousal merger of the liquid which represents an emotional interior shelter. Wine and philosophy are content and conteiner, as consciousness is the holder of the unconscious and light is shadow’s vest. Sapiential life originates from quivering life. The Dionysian rite is the exaltation of breaking the conventional Rule and let the instinctual pulsion come through: the individual abandons identity’s coordinates to participate to community’s life. This erotic nectar is aimed to philosophy’s representative sublimation: in the core of life the apollonian wisdom renews its gaze on itself and not only.

 

Prof. Carolina Garrow’s translation

Cesar Ceballos, Poetry in Conceiving of Twin Apollo and Artemis.jpg

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Poetry in Conceiving of Twin Apollo and Artemis” di Cesar Ceballos

 

La gemellarità, solare di Apollo e lunare di Artemide, personificazione della Luna nella fase crescente, è il luogo della poesia nell’acquerello del Ceballos, a concepire la sintesi armonica degli opposti complementari di fuoco e acqua, di maschile e femminile, di coscienza e inconscio. Il medium pittorico dell’artista è il sale, luogo alchemico dell'albedo, la scintilla dell'anima del mondo, il richiamo che pone la molteplicità nell’unità, simbolo della dimensione paradossale del divino e corpo dell’uomo. L’acqua mercuriale è talamo che solve in copula mundi, all’infinità grembale, l’aura tinta di zolfo, sole del mondo e cuore dell’uomo, è la volontà che accende e coagula, il sale fissa la reminiscenza paradigmatica di una verità fatta propria, assorbe a nuova coscienza la vastità dell’abisso inconscio, nell’equilibrio della composizione armonica e simultanea delle parti, nel cammino individuativo d’integrazione al Sé.

Cesar Ceballos, Mouths of Laughters.jpg

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Mouths of Laughters” di Cesar Ceballos

 

Dall’ombra alla nuova luce è l’acquerello del Ceballos, a mettere a nudo nel bianco i contenuti di verità. La bocca è soglia di una rituale forza irrisoria, che rovescia le regole e i ruoli identitari: è la nigredo, il luogo sacrificale delle false credenze e delle ipertrofie della coscienza, per la libertà di rigenerazione. Il riso è spazio transizionale liminale fra natura e cultura, la zona franca fra gli opposti della morte e della vita, per solarità declinante e risorgente. La coscienza è una sovranità limitata, per il rovescio ironico del divenire, del gioco oppositivo dell’essere.

bottom of page