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GALLERIA DI OPERE IN POESIA E ARTE CONTEMPORANEA
con Critiche in Semiotica Estetica di Fulvia Minetti
Ela Iakab
Gli elementi e la matrice del mondo
Sapevo dal rotolo antico
dove sono i crocevia invisibili
che portano al monte dell’aldilà.
Camminavo e camminavo scalza
sulla via senza fine,
aspettando un segno, un fulgore.
Tanto bianche erano la polvere
e le pietre dell’ultimo crocevia.
Sono crollata a terra,
in questa purezza proibita
all’uomo.
La mia anima, con tutte le sue sfere
ti stava chiamando mentre
lottava con la morte del corpo sconfitto.
Sarebbe stato impossibile
non trovarmi.
Suonavano la montagna e il tempio
gli elementi e la matrice del mondo.
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Stihiile ÅŸi matca lumii
Ştiam din pergamentul străvechi
unde sunt răspântiile invizibile
care duc în muntele de dincolo.
Mergeam ÅŸi mergeam
desculţă
pe drumul nesfârÅŸirii.
Atât de albe erau
pulberea ÅŸi pietrele
din ultima răspântie.
M-am prăbuÅŸit la pământ,
în această puritate
interzisă omului.
Sufletul meu lupta
cu trupul înfrânt.
Era imposibil
să nu mă găseşti!
Sunau muntele ÅŸi templul,
stihiile ÅŸi matca lumii.
Critica in semiotica estetica della Poesia “Gli elementi e la matrice del mondo” di Ela Iakab
La parola alchemica della Iakab è un viaggio di reintegrazione al grembo elementare e terrestre e di trasmutazione della materia in spirito di conoscenza. Il crocevia è luogo mediano e transizionale, in qualità di axis mundi, asse del mondo, che raccorda il duale, il tempo all’eternità, la gravità della terra all’elevazione del cielo. Il bianco è albedo, la sintesi degli opposti nel movimento risorgente dell’umano alla deità. È il luogo armonico di unità che rinasce la totalità.