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Ennio Cobelli (Eco)

Ennio Cobelli (Eco), Un'idea.JPG

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Un'idea” di Ennio Cobelli (Eco)

 

La potenza surrealistica del Cobelli, in Arte Eco, propone l’idea non più nella sua qualità di astrazione metafisica, l’artista supera la lacerazione duale fra segno e oggetto e reintegra la rappresentazione nella realtà attraverso la sinestesia dei sensi, che vive l’idea in tutto il suo valore ontologico, come elemento visivo e tangibile. Unica verità possibile all’uomo è la sua stessa prospettiva di coscienza, capace di redimere con un sollevante senso sempre nuovo la notte tempestosa della rovina e della solitudine, perché “res sunt consequentia nominum”.

Ennio Cobelli (Eco), La città della gioia.JPG

Critica in semiotica estetica dell’Opera “La città della gioia” di Ennio Cobelli (Eco)

 

Ironica e profondamente etica è la rappresentazione del Cobelli, in Arte Eco, a segnare la rivoluzione copernicana da un’abitudine cosciente ad un nuovo movimento emotivo e generatore della dimensione paradossale, in paradigma di senso nascente. Un abito interpretativo diviene credenza, abito prospettico, regola cognitiva e pratica dell’azione pubblica, finanche a fissare un pregiudizio. L’artista qui apre ad un nuovo processo di senso, che si individua come interpretazione dello scarto fra il paradigma consolidato e la nuova gioiosa esperienza.

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