GALLERIA DI OPERE IN POESIA E ARTE CONTEMPORANEA
con Critiche in Semiotica Estetica di Fulvia Minetti
Giuseppe Digiacomo
Critica in semiotica estetica dell’Opera “Rinascita” di Giuseppe Digiacomo
L’opera del Digiacomo è luogo di rappresentazione della parola in qualità di mythos, racconto cosmogonico: il nome è il luogo della ripetizione del mondo e intreccio di pratiche del sapere. Ognuno
è nodo dell’arazzo in divenire, un intreccio del racconto secondo un particolare punto di vista. Ma la parola è desiderio e rimando al gesto originario, al significato. La ricerca del significato è figurata dall’artista attraverso la soglia che si oltrepassa penetrando nel chasma della parola, la parola come donna.
L’oscuro chasma di Ecate, dea delle ombre, è viaggio iniziatico, morte del significante sociale, divenuto prigione del significato, per il passaggio alla vita anonima dell’evento originario, di continuità al mondo, per una rinascita, trasfigurata, nell’oltre di sé.