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Marco Stocchetti

Vivere

Vivere
come stilita
che da colonna
vede la vita,
simile a rondone
remoto testimone,
primula crenata
che schiva scruta 
da romita cima.
Vivendo discosto,
dell’umano groviglio
scorgere forse
il bandolo riposto.

Critica in semiotica estetica della Poesia “Vivere” di Marco Stocchetti

 

Essenziale, la parola anacoretica dello Stocchetti è volontà dedalica, è rituale apotropaico ad uscire dalla minaccia di morte labirintica dell’inconscio, per la vittoria della visione superna, del volo di coscienza in desiderio sapienziale. È nuova unitaria prospettiva, che superi il singolo punto di vista di sé e del mondo, a cercare il senso, il legame di continuità di tutte le cose.

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