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Rossella Quebella

Rossella Quebella, Il giardino degli innamorati.jpeg

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Il giardino degli innamorati” di Rossella Quebella

 

L’alcova senza tempo, né spazio, della Quebella è un luogo di rêverie fiabesca, tutto interiore, ad intessere le sinestesie dei sensi in un’immaginazione cosmica, sbocciante la meraviglia dell’unità della totalità. È un descensus al luogo dell’emozione prima, ove la ninfea, per integrazione degli opposti, è simbolo della rinascita della coscienza dalla verità.

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