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Stefania Secondini

Stefania Secondini, Soffio Giallo 1.jpg

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Soffio Giallo 1” di Stefania Secondini

 

La sensibilissima arte fotografica della Secondini sa interiorizzare la voce del colore, per ascoltarne le vibrazioni intime dell’armonia emotiva e tonale. È il dialogo profondo della luce con l’ombra, che cerca la sintesi individuativa degli opposti. L’uomo attraverso la natura è domanda di se stesso e seme d’interpretazione in transito, sempre riflesso, fra provenienza e destinazione, Narciso innamorato della sua immagine, che la natura ad Eco specchia. Il respiro del tarassaco è simbolo dell’esperienza della differenza: la presenza nella costitutiva distanza. Il presente è moto circolare che dimora nell’esilio da se stesso,

nella differenza di un alito che soffia.

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