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GALLERIA DI OPERE IN POESIA E ARTE CONTEMPORANEA
con Critiche in Semiotica Estetica di Fulvia Minetti
Teresa Spera
A te... Solitudine
Fiorita oasi di pace
un tempo eri,
dove mi specchiavo,
compagna dei giorni sei,
non più cercata,
ed io guerriera
che or ti combatte.
Tu,
che di libertà vestita,
per mano mi prendi
e con te cammino,
Acrobata,
sul filo sospesa…
Eppure,
quando vacilla
il mio passo,
trovo te
a sorreggermi,
ed in piedi rimango,
davanti a Te,
Regina io,
di solitario Regno,
e Tu… il mio Trono.
Critica in semiotica estetica della Poesia “A te... Solitudine” di Teresa Spera
La parola dedicata della Spera è soliloquio che scandaglia i luoghi altri dall’io, sul nietzscheano cavo teso a superarsi, per integrazione. Il percorso della poetessa è una via individuationis che affronta la dimensione inconscia in una tensione al Sé, all’unità della totalità, oltre il logos razionale e la dicotomia lacerante degli opposti, che sintetizza una superiore unità di senso essente.